Le udienze nella fase 2

Dopo il fermo imposto dai provvedimenti di contenimento della pandemia, ci troviamo all’inizio della fase 2 e, con essa, inizia lentamente la ripartenza.

La rimodulazione dell’attività investe trasversalmente tutti i settori, incluso quello dell’attività giudiziaria che, a macchia di leopardo, si appresta alla ripartenza in tutta Italia.

Ciascun Tribunale ha, infatti, adottato delle linee guida vincolanti per ogni realtà territoriale.

Ma quali sono le misure in questo senso adottate dal Tribunale di Genova, con particolare riferimento alle udienze civili?

Le udienze da remoto

In aderenza con quanto stabilito dal Decreto Cura Italia (art. 83 comma 7 lett. D), il Tribunale di Genova ha previsto lo svolgimento delle udienze del settore civile secondo tre modalità alternative:

  1. videoconferenza attraverso TEAMS di Microsoft;
  2. trattazione scritta;
  3. udienza in presenza, in via eccezionale.

Le prime due modalità sono quelle più largamente diffuse, restando però riservate ai procedimenti dove la presenza personale delle parti non è necessaria.

L’udienza in presenza rimane infatti la modalità di svolgimento standard, seppur temporaneamente ridotta ad opzione residuale in tutti in casi in cui sia richiesta la presenza di altri soggetti, oltre ai difensori (testi, CTU ecc.)

Ma qual è il termine finale rispetto all’operatività delle linee guida sopra indicate?

Fino a quando durerà la fase 2?

Ad oggi il termine ultimo per l’adozione delle misure contenitive legate alla fase 2 è fissato al 31 luglio 2020.

Nondimeno è ragionevole ipotizzare che solamente a partire dal 1 settembre si potrà pensare di tornare a regime, dal momento che il periodo ricompreso fra il 1 agosto ed il 31 agosto coincide con la sospensione feriale.

Lo stato dell’arte

Volendo riassumere l’attuale stato dell’arte, occorre fare una distinzione fra i procedimenti pendenti e quelli da instaurare.

Per i primi, le modalità di svolgimento delle udienze da remoto rimangono un’opzione eccezionale.

Le linee guida del Tribunale di Genova prevedono, infatti, che per i procedimenti non urgenti nei quali non sia possibile svolgere l’udienza da remoto, sia disposto un rinvio a data successiva al 31/7/2020, verosimilmente in autunno.

Con riferimento ai giudizi non ancora pendenti, pur essendo tecnicamente possibile la loro introduzione, è tuttavia ragionevole ipotizzare rinvii d’udienza piuttosto lunghi a causa dell’ingente carico di arretrato maturato in questi mesi.

Diversamente accade per i casi urgenti, come i provvedimenti cautelari (ricorsi ex art. 700 c.p.c., A.T.P. ecc.), che impongono comunque una trattazione accelerata.

Ancora una volta, dunque, la strada della composizione stragiudiziale della lite si rivela quanto mai preferibile, non solo per il contenimento dei costi, ma anche dei tempi.

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Pubblicato da Martina Lasagna

Avvocato in Genova, membro del Comitato Pari Opportunità dell'Ordine degli Avvocati di Genova, socia A.I.G.A., Il Foro Immobiliare, A.I.A.F. Aiuto i freelance a tutelare il loro lavoro.

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